tu parli dell’onnipotenza di dio
ed io penso ad un gioco di forze
bene o male e giusto o sbagliato
padre padrone, sindrome patriarcale;
io ti dico che la lingua è potente
perché con essa si può dire di tutto;
tu ridi, mi guardi e mi chiedi:
cosa c’entra de Saussure con la religione?
La narrazione di Chiavarone non vuole essere la rappresentazione fedele della realtà (che significa fedeltà? Che significa realtà?), ma diviene un’interrogazione continua sulle cose che lo circondano. Gli oggetti del quotidiano diventano quasi dei pascoliani correlativi oggettivi di sensazioni e stati d’animo che mal si esprimono per mezzo del linguaggio codificato.
Andrea Spadola
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7 giugno 2011 Roma, Casetta Rossa