“Ritorno a Monteverde” è un racconto di 100 parole, uscito qualche tempo fa in un’antologia su Roma edita dalla Perrone.
Agata mi dice: Reziero è morto. In testa le foto di Giorgione e di Guccini, titoli dell’Unità sulle vetrine a coprire prosciutti e formaggi, l’unico laziale e comunista della storia. Anzi no, eravamo in due ma io ero troppo piccolo. Rispondo: Cosa sarà di Monteverde? Lei sorride e non capisce: Era il tuo alimentari, non ci andava nessun’altro. L’amore per Agata è incondizionato, lei non sa ma è sempre vivo. L’amore per Monteverde è condizionato: esce fuori quando la colpiscono. Prova a tirarmi su: Andiamo in villa. Tentativo fallito. Ci riprova: Tony. Sempre fedele alla mia gelateria: Spaghetti di cioccolato, grazie. E poi via sullo stradone, verso il mare.
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Il racconto è uscito nell’antologia: Roma in cento parole a cura di Alessio Dimartino (Perrone, 2015)
Ritorno a Monteverde mi è piaciuto molto. In 100 parole dici un sacco di ccose. Bisogna saperlo fare.